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Risarcimento per equivalente o riparazione in economia?

Sempre più spesso capita che i danni materiali subiti da un veicolo superino il valore del mezzo.

Questo dipende in parte dal forte deprezzamento del valore delle auto ma anche dai sistemi di sicurezza passiva che se da un lato riducono l’energia cinetica dell’urto dall’altro provocano danni ingenti al veicolo (deformazione lamierati, scoppio airbag).

A questo punto entra in gioco l’art 2058 del codice civile che ci spiega che se la riparazione è “ECCESSIVAMENTE ONEROSA” il debitore, ossia l’assicurazione, può disporre il RISARCIMENTO PER EQUIVALENTE.

Cosa significa?

Che il risarcimento avverrà in questo modo:

  1. Valore commerciale del veicolo danneggiato
  2. Sottrazione del valore del relitto
  3. Aggiunta di tutte le spese accessorie (soccorso, sosta, demolizione, passaggio proprietà etc)

Questo ci pone difronte a due problemi: stabilire il corretto valore commerciale ed essere costretti a ricomprare un altro veicolo.

La seconda opzione è la RIPARAZIONE IN ECONOMIA.

Per riparare il mezzo possiamo ricorrere a pezzi usati, acquistati in campo di recupero, per diminuire il costo delle riparazioni senza ovviamente rinunciare alla sicurezza e al lavoro a regola d’arte.

Come puoi capire in ogni caso è indispensabile a rivolgersi a persone esperte che hanno il tuo stesso interesse ossia farti ottenere il massimo risarcimento possibile.

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