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Fossombrone: omicidio stradale, chiesto il giudizio per lo schianto mortale di Simone Battaglini

FOSSOMBRONE Simone Battaglini, 50 anni, morto un anno fa in un incidente stradale, in sella alla sua moto BMW, vittima di un omicidio stradale. È stata notificata ai familiari di Simone Battaglini – si legge in un comunicato della famiglia – la richiesta di rinvio a giudizio dell’automobilista imputato per il reato di omicidio stradale (art. 589bisc.p.) perché in data 21/10/2021, come scrive il pubblico ministero dott.ssa Irene Lilliu “svoltava a sinistra da Via Pirandello in via Parrocchia Cattedrale, a Fossombrone, con direzione Calmazzo e per colpa generica, consistente in negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica consistente nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale causava la morte di Battaglini Simone”. A poco più di un anno dall’incidente la giustizia sta facendo il suo corso, mettendo a tacere tutte le illazioni diffuse a Fossombrone circa la responsabilità di Simone che secondo alcuni avrebbe perso il controllo della moto a causa della velocità elevata. Niente di tutto questo». La nota prosegue sottolineando che «l’incidente probatorio ha dimostrato che Simone procedeva regolarmente per la sua strada quando l’auto dell’imputato è sbucata improvvisamente da una via laterale non rispettando la precedenza e ostruendogli completamente la strada rendendo l’urto con il motociclista inevitabile e fatale». Per la svolta degli accertamenti sulla dinamica del tragico incidente «è risultata fondamentale l’attenta analisi compiuta dai carabinieri di Fossombrone sui filmati delle telecamere nel varco di Via Pergamino. Gli uomini dell’Arma hanno dimostrato, unitamente ad altri elementi, che le dichiarazioni rilasciate dall’automobilista nell’immediatezza dell’incidente erano mendaci. L’imputato aveva dichiarata che stava percorrendo Via Cattedrale e giunto all’intersezione con via Pirandello, vedeva sopraggiungere un motociclo con direzione di marcia opposta alla sua. Il conducente del motociclo sbandava perdendo il controllo del mezzo probabilmente a causa della forte velocità tenuta e gli rovinava addosso. La famiglia, oltre a subire il fortissimo dolore per la perdita di Simone, marito e padre amorevole e carismatico, molto conosciuto e benvoluto da tutti, ha dovuto sopportare illazioni che hanno reso ancora più difficile affrontare la tragedia». Andrea Celio amministratore della Target Risarcimenti riferisce che a luglio scorso i familiari hanno ottenuto il totale risarcimento in via stragiudiziale a conferma della piena ragione di Simone nell’incidente. E aggiunge «adesso attendiamo che la giustizia penale faccia il suo corso». Commovente è stato il ricordo di Simone nella palestra Asd Wellness & Fitness club da lui frequentata assiduamente, diretta da Federico Aguzzi, noto come Duzzo. Oltre ai familiari, atleti, amici ed estimatori sono intervenuti il sindaco Massimo Berloni, il vicesindaco Michele Chiarabilli e il presidente del consiglio Cristian Amadori per presiedere le premiazioni della gara di alzata di potenza in panca piana ulteriore omaggio a Simone coordinatore della sicurezza al Megà.
FONTE: Non solo Flaminia

Rassegna Stampa Target Risarcimenti

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